Il Samovar in Russia
Nella seconda metà del secolo, la fabbricazione dei samovar si diffuse anche a Mosca, San Pietroburgo e in alcune aree industrializzate della Siberia e degli Urali, tuttavia Tula mantenne il suo ruolo di primo piano in questa produzione.Da allora, quattro sono i modelli divenuti tradizionali: cilindrico, a botte, sferico e senz’altro il più bello quello a cratere, che ricorda l’antico vaso greco così chiamato.
L’inizio del 900 fu segnato da tentativi di innovazione con petrolio, cherosene o benzina, ma non ebbero molto successo sia per il forte odore dei combustibili che per il maggior rischio d’incendio o d’esplosione. La compagnia ferroviaria russa riconobbe la praticità e la popolarità del samovar.
Furono le carrozze lusso della Transiberiana le prime ad esserne dotate, poi il samovar fu esteso anche alle altre carrozze dei treni a lunga percorrenza. In seguito furono sostituiti gradatamente con bollitori conosciuti in Unione sovietica come Titani.
La tradizione, in Russia, della condivisione del thè, con questo affascinante oggetto continua. Lo incontriamo spesso nelle case vacanze in campagna, dacia, e la preparazione è davvero spettacolare. Le tavole vengono imbandite con taralli dolci, torte, biscotti ma anche cibi salati il tutto o per la colazione o nel tardo pomeriggio. La porcellana esposta è bellissima e anche molto caratteristica. Per gli appassionati legati all’oggettistica annessa al mondo del tè, consiglio, se intenzionati a fare un viaggio in Russia, di visitare i diversi negozi specializzati che ne sono tanti e con grande offerta.